Gli abitanti delle regioni rurali del Vietnam devono spesso affrontare l’arduo compito di assicurarsi energia, in particolare per la cottura quotidiana. I combustibili tradizionali come la legna da ardere o il carbon fossile sono costosi. Nello stesso tempo, l’impiego di legna da ardere incide sulle risorse naturali e danneggia l’ambiente. Le ore che quotidianamente donne e bambini devono dedicare alla raccolta di legna potrebbero essere impiegate in modo diverso, ad esempio per svolgere compiti a casa, piccole attività redditizie o per il tempo libero. Inoltre, tradizionalmente si cuoce su fornelli aperti e poco efficienti, che spesso causano problemi alle vie respiratorie e agli occhi. Anche le quantità di rifiuti che producono metano e che derivano dall’allevamento di bestiame costituiscono un problema per l’ambiente e per le famiglie.
Come funziona il biogas
Il biogas sostituisce le modalità di cottura a fuoco con conseguente formazione di fumi. Il letame degli animali, i rifiuti della cucina e quelli delle annesse toilette vengono raccolti in un serbatoio chiuso e sotterraneo. In questo impianto di produzione di biogas, la decomposizione delle sostanze produce gas metano, che attraverso una tubazione viene condotto a un fornello a gas collegato all’impianto nella cucina delle abitazioni. Le sostanze residue (bioslurry) possono essere utilizzate dai contadini come prezioso concime organico per i loro campi. Grazie agli impianti di produzione di biogas si evitano le emissioni causate dalla cottura con legna. Inoltre, gli impianti di produzione di biogas impediscono che lo sterco di maiali, che prima veniva semplicemente lasciato a marcire nelle vicinanze dell’abitazione, possa rilasciare liberamente il metano, dannoso per il clima.
Non solo compensazione di CO₂
L’utilizzo dei moderni impianti di produzione di biogas ha un effetto positivo anche per le foreste vicine, perché tutela l’habitat di flora e fauna. Questo programma permette di creare nuovi posti di lavori mediante la formazione di muratori locali, che si occupano di costruzione e riparazione degli impianti di produzione di biogas. I residui dalla produzione di biogas, il cosiddetto fango biologico, sono spesso utilizzati dalle famiglie come sostanze nutritive per i bacini ittici o come fertilizzante organico per i campi di riso e di grano. Da un sondaggio tra utilizzatori di impianti di biogas è emerso che le rese dei raccolti vengono in tal modo incrementate di circa il 20 percento.
Riconoscimenti e utilizzo degli introiti dei certificati
Il programma di biogas ha già ricevuto numerosi riconoscimenti tra cui il rinomato «Energy Globe Award», l’«Ashden Award» e l’«Humanitarian Award» del World Energy Forum e ora si sta avvicinando all’obiettivo di 200 000 impianti di produzione di biogas installati entro il 2020. Per l’implementazione del programma, il ministero vietnamita dell’agricoltura e dello sviluppo rurale (MARD) ha costituito un’associazione con l’ONG olandese SVN.
Gli introiti dalle vendite dei certificati CO₂ vengono utilizzati per rendere accessibile ai piccoli agricoltori vietnamiti l’acquisizione di un impianto di produzione di biogas. Nei distretti che sono classificati come particolarmente «poveri» dal governo vietnamita sono previste sovvenzioni speciali per l’acquisto, in modo che anche le famiglie più povere possano permettersi questo impianto.